Nel giorno dei funerali delle vittime dell'alluvione esplode, feroce, la polemica tra il vescovo di Livorno Simone Giusti e il sindaco Filippo Nogarin.

Lo scambio tra i due è davvero al vetriolo.

"Chi doveva gridare di uscire alla gente? Chi doveva avvertire? Ha ragione il ministro Galletti, è cambiato il clima, e chi non lo accetta è 'sonato' come si dice a Livorno", ha detto il vescovo nel corso di una trasmissione televisiva.

Poi l'affondo contro il primo cittadino pentastellato: "Si è fatta subito una riunione di Giunta per cambiare queste cose? Si sono fatte delle delibere? Altrimenti si fanno chiacchiere, solo chiacchiere, e la gente continua a morire. Invece di parlare si dovrebbe cercare di evitare che certe cose accadano".

Immediata la replica di Filippo Nogarin: "Il vescovo dovrebbe occuparsi delle anime delle persone, e invece si occupa di cose che non sono di sua competenza".

"Noi in realtà abbiamo fatto tante cose da tre giorni a questa parte: stiamo tenendo in piedi una macchina d'emergenza che ha ricevuto i complimenti dei vertici nazionali della protezione civile", ha detto.

Poi ha respinto le accuse: "Non mi sembra che possa recriminare qualcosa a me o alla Giunta: rimando al mittente questo comportamento che per certi versi mi lascia perplesso".

Il vescovo non ha lesinato critiche anche nell'omelia durante i funerali: "L'uomo crede di poter prevedere tutto ma spesso si trova davanti all'imprevedibile. Con umiltà e determinazione questa protervia umana deve cedere il passo a concreti piani di evacuazione per aree a rischio".

(Redazione Online/L)

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