L'Austria ha deciso di inviare fin da ora una settantina di soldati al Brennero, al confine con l'Italia, a sostegno dei controlli sui treni e nelle zone ritenute "critiche".

Ad annunciarlo sono il capo della polizia del Tirolo Helmut Tomac e il comandante militare locale Herbert Bauer, nel corso di un incontro pubblico a Innsbruck.

Al Brennero tuttavia, ha precisato Tomac, i soldati non verranno schierati, né saranno dispiegati carri armati, e ha precisato anche che lungo il confine la situazione è stabile, ma che a luglio c'è stato un notevole aumento di fermi effettuati sui treni merci.

"Non si tratta solo di prevenire l'immigrazione illegale, ma soprattutto di salvare le vite delle persone", ha proseguito il direttore della polizia tirolese, ricordando i due morti dell'anno scorso su treni merci.

Stamattina, il presidente del Trentino-Alto Adige Arno Kompatscher ha però dichiarato: "Non c'è alcuna necessità che vengano soldati per controlli. La situazione è stabile - ha aggiunto - e ci sono stati progressi nella politica migratoria. Per questo si dovrebbe fare di tutto perché l'Europa sostenga l'Italia, affinché vengano allestiti centri di accoglienza in Nord Africa".

L'annuncio dell'Austria arriva dopo le polemiche delle settimane scorse, quando il ministro della Difesa austriaco, Hans Peter Doskozil, aveva annunciato il dispiegamento di militari e l'invio di blindati al Brennero, provocando la reazione del governo italiano, che aveva convocato alla Farnesina l'ambasciatore a Roma.

Il Viminale parla di "iniziativa ingiustificata". "La situazione è assolutamente tranquilla - recita un comunicato del ministero - e iniziative unilaterali come quelle di queste ore rischiano di pregiudicare il positivo lavoro di cooperazione che quotidianamente viene svolto e che sinora ha prodotto eccellenti risultati".

(Redazione Online/m.c.)
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