Nawaz Sharif non è più il premier del Pakistan.

Lo ha deciso la Corte suprema che lo ha rimosso dal suo incarico perché è accusato di corruzione nell'ambito dello scandalo finanziario dei Panama Papers.

"Non ha più diritto ad essere un membro onesto del Parlamento e cessa di detenere l'ufficio del primo ministro", ha affermato il giudice Ejaz Afzal Khan in tribunale, chiedendo inoltre al National Accountability Bureau di portare a termine entro sei settimane le indagini su Nawaz Sharif e di aprire un fascicolo con ipotesi di reato contro di lui; ma anche nei confronti dei suoi figli Hassan e Hussain, della figlia Maryam, del genero Muhammad Safdar e del ministro delle Finanze Ishaq Dar.

LE DIMISSIONI - In seguito alla decisione dei giudici, l'ormai ex premier ha rassegnato le proprie dimissioni. Lo ha fatto sapere in una nota il suo ufficio spiegando che: "Sharif ha delle riserve sulla decisione. Per questo motivo saranno studiate tutte le opzioni costuzionali. È un'ingiustzia", si legge sul comunicato.

L'OPPOSIZIONE ESULTA - "Sono le basi per un Pakistan nuovo", ha esultato il presidente del partito Pakistan Tehreek-e-Insaf avversario politico di Sharif. "Questo è solo l'inizio: tutti i corrotti andranno incontro allo stesso destino", ha concluso.

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(Redazione Online/P)
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