La Francia aprirà questa estate degli hotspot in Libia per la valutazione dei richiedenti asilo.

Lo ha annunciato il presidente Emmanuel Macron a margine della visita a un centro d'accoglienza per rifugiati a Orleans.

"L'obiettivo - ha spiegato l'inquilino dell'Eliseo - è evitare che le persone si assumano dei rischi folli quando non hanno alcun titolo per ottenere l'asilo".

Registrata la riluttanza degli alleati europei, Macron ha corretto leggermente il tiro: "Proveremo a farlo con l'Europa - ha precisato - ma la Francia lo farà sicuramente. Preferiamo garantire le condizioni di sicurezza attraverso un pre-trattamento delle domande d'asilo, piuttosto che lasciare che le persone attraversino il Mediterraneo mettendo a rischio la vita".

Degli hotspot sono stati creati in Italia e in Grecia, per smistare le centinaia di migliaia di arrivi di migranti, ma sarebbe la prima volta che un centro di questo tipo viene aperto direttamente in Libia.

Le dichiarazioni di Macron, tuttavia, aprono un altro fronte di tensione, l'ennesimo - dopo i migranti respinti a Ventimiglia, l'azione unilaterale di Macron sulla Libia e la decisione di nazionalizzare Stx - con l'Italia.

"Non si può andare avanti con battute improvvisate anche da parte della Francia", ha sbottato Angelino Alfano. "I campi là vanno gestiti dalle organizzazioni internazionali", ha sottolineato il ministro degli Esteri.

Nel pomeriggio, intanto, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha ricevuto una telefonata da Macron: i due hanno parlato proprio di temi migratori, Libia, e Fincantieri. "Un colloquio cordiale", fa sapere Palazzo Chigi.

(Redazione Online/L)

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