Visita di Fayez Serraj in Italia.

Il premier libico, sostenuto dalla coalizione Onu, è stato ricevuto in Italia dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

"Un incontro di particolare importanza - ha detto il capo del governo italiano - speriamo che produca risultati soprattutto sul tema dei migranti".

NAVI CONTRO GLI SCAFISTI - "Serraj - ha proseguito Gentiloni - mi ha indirizzato alcuni giorni fa una lettera nella quale si chiede un sostegno tecnico con unità navali italiane da svolgersi in acque libiche".

"La richiesta di Sarraj è all'esame del ministero della Difesa: può rappresentare un punto di novità molto rilevante nell'attività di contrasto al traffico di esseri umani dalla Libia".

L'ACCORDO IN FRANCIA - Il premier libico è reduce da una fruttuosa giornata a Parigi dove ha stretto la mano del generale Khalifa Haftar, "l'uomo forte della Cirenaica".

Un accordo, raggiunto sotto l'egida del presidente francese Emmanuel Macron, che potrebbe finalmente stabilizzare la Libia, divisa dai tempi della cattura di Muammar Gheddafi.

I due in particolare hanno stabilito le condizioni per il cessate il fuoco e si sono impegnati a indire le elezioni nel 2018.

"Voglio rivolgere un ringraziamento alla Francia e a Macron - ha commentato oggi Gentiloni - che ha lavorato con impegno personale all'incontro che credo vada nella giusta direzione".

"Se si fanno passi in avanti in Libia - ha concluso - il primo Paese a essere felice è l'Italia".

(Redazione Online/D)

L'INTERVENTO DI GENTILONI:

LA SENTENZA DELLA CORTE UE:

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