Strage di civili nella Guerra di Spagna: un comune basco fa causa all'Italia
Un piccolo comune dei Paesi baschi fa causa all'Italia.
Si tratta di Durango, 29mila abitanti nella Spagna settentrionale.
Il motivo? Il nostro Paese, sotto il regime fascista, si è reso responsabile di un bombardamento che durante la Guerra civile spagnola ne ha sterminato la popolazione.
Lo riferisce il quotidiano iberico El Pais.
I fatti risalgono al 31 marzo 1937, quando Benito Mussolini, entrato nel conflitto a fianco del dittatore Francisco Franco, decise che era ora di dare un "segnale" preciso agli oppositori dell'alleato.
Venne scelta una piccola comunità, roccaforte anti-franchista.
Durango, appunto. E si agì all'improvviso, senza alcuna dichiarazione, senza alcun ultimatum o avvertimento.
Una squadra di militari aviotrasportati prima colpì dall'alto, poi completò l'opera via terra, casa per casa, armi in pugno.
Fu una strage: 336 morti e numerosi feriti, case distrutte, devastazioni ovunque.
Tra le vittime, in gran parte civili, donne, bambini, sacerdoti e monache.
El Pais pubblica anche i nomi dei solati che presero parte all'eccidio, per il quale il sindaco della cittadina, Aitziber Irigoras ha ora intenzione di chiedere un risarcimento.
Non è la prima volta, per la verità.
Nel 2013 un primo tentativo di causa venne stoppato dalla magistratura, perché giudicato, dopo tanti anni, privo di presupposti.
Ora però i legali del municipio basco stanno tornando alla carica e hanno presentato una nuova querela a un tribunale di Barcellona.
Ipotesi di reato: crimini contro l'umanità.
(Redazione Online/l.f.)