Per un attimo si è temuto il peggio.

"Hanno sbagliato di un'ora", commentano due signori di mezza età riferendosi al bollettino meteo che, a detta loro, avrebbe annunciato pioggia per mezzogiorno.

Alle undici, tanti occhi puntati verso il cielo in cui volano nuvole scure cariche d'acqua.

E poi il vento. Qualcuno, sulla spiaggia libera di Giorgino, davanti al Villaggio pescatori, chiude ombrellone e sdraio e abbandona l'arenile.

GLI AFFEZIONATI - "Fuggo", dice Carla Salis, "c'è anche freddo".

Seguono il suo esempio anche altri bagnanti, per lo più anziani.

Il resto della spiaggia sceglie di resistere.

Gli affezionati di Giorgino sono persone che col mare vanno d'accordo. E ben conoscono i capricci del tempo.

Per questo restano ancorati alla sabbia.

"Guardi lì, le vede quelle nubi? Andranno via de pressi ", afferma Sandrino Congiu mentre scarica dallo scooter le sue canne da pesca "per le orate".

Già le orate.

Prestando orecchio alle voci di chi la voce "Poetto" l'ha di fatto cancellata da anni dal suo vocabolario, di pesci e pesca, da queste parti, si parla a oltranza.

"A Sant'Elia stanno vendendo orate a nastro, le hanno prese stanotte dei pescatori abusivi col fucile subacqueo. Hanno trovato la 'palla', pesci che dormivano e anti fattu una stragi".

LE ALGHE - Più avanti, oltre il Porto canale, sul versante di Giorgino che guarda Capoterra, le alghe hanno tenuto lontano i bagnanti.

Anche lo stabilimento a fianco all'ex carcere minorile, il Blu Oltremare, è ormai chiuso da tempo.

Le violentissime mareggiate di quest'inverno hanno danneggiato le strutture e almeno per quest'estate non sembra possano essere rimesse in sesto.

LA SCELTA - Nella piccola e suggestiva caletta di Calamosca trovare un posto al sole diventa difficile.

Così come parcheggiare l'auto.

Tantissimi i bagnanti che ieri mattina l'hanno scelta ancora una volta come alternativa al Poetto.

Cristina Serra ha deciso di piazzare qui il suo chiosco in cui espone costumi da bagno ma anche sdraio e un po' di giochi per i bambini. A due passi dalle scalette che portano al mare.

"Ci sono da maggio, Calamosca è davvero un'altra cosa", dice sorridendo e confermando il suo amore per questo angolo di litorale incorniciato dalle rocce.

IL RIENTRO - Poco dopo le undici e trenta il sole picchia forte, anche se anche da queste parti le nuvole grigie fanno accelerare, per qualcuno, il rientro a casa.

Tore e Sandra, 73 anni lui e 67 lei, impegnati nella faticosa scalata sui gradini che portano al parcheggio, si fermano a prendere fiato.

"Per oggi basta", dice la signora. "Andiamo a casa, al fresco".

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