"Una donna è stata arrestata con l'accusa di omicidio e ora è in custodia presso la stazione di polizia di Londra est".

Questa la comunicazione arrivata dalle autorità che indagano sulla morte di Pietro Sanna, il giovane di Nuoro ucciso lunedì nella sua casa di Canning Town, dove si era sistemato da due anni, dopo aver lasciato la Sardegna per lavorare nella City.

"Un attacco brutale e feroce", lo ha definito Gary Holmes, capo della squadra omicidi di Scotland Yard titolare dell'inchiesta.

L'ipotesi principe degli inquirenti è che il delitto possa essere scaturito da un furto degenerato in tragedia.

Ma, in attesa dei risultati dell'autopsia e mentre in Gran Bretagna sono arrivati i famigliari della vittima, le autorità continuano a non escludere alcuna pista. Come spiega lo stesso Holmes: "Stiamo mantenendo aperte tutte le opzioni sul movente", ha dichiarato ai tabloid britannici.

Lanciando al tempo stesso un appello a eventuali testimoni: “Mettetevi in contatto con la nostra centrale operativa qui a Londra per fornire tutte le informazioni che ritenete utili per aiutarci a fare piena luce sull’accaduto".

Il fermo della donna - di cui non sono state diffuse le generalità - potrebbe essere scaturito proprio da una segnalazione giunta alla polizia.

L’omicidio di Pietro è arrivato al culmine di un'escalation di violenza che ha sconvolto la capitale inglese.

Tra domenica e lunedì, infatti, altre due persone sono state uccise da sconosciuti mentre erano nel loro appartamento.

(Redazione Online/l.f.)

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