I dati sono allarmanti: nei primi sei mesi del 2017 gli incidenti con pedoni investiti sono stati 93. Tre quelli mortali. Numeri in aumento rispetto allo stesso periodo degli ultimi tre anni. Spesso la causa è la distrazione del conducente dell'auto. Difficile, quasi impossibile, provare che prima di investire una persona l'automobilista stesse telefonando. Ma l'utilizzo degli smartphone - non solo per conversare ma anche per mandare sms, messaggi su WhatsApp o vocali, e anche per aggiornare il proprio stato su Facebook oppure per scattare una foto - è tra i principali imputati. Per questo Comune e Polizia municipale hanno in mente diversi accorgimenti e iniziative per cercare di contrastare questo pericolosissimo fenomeno: l'introduzione delle "zone 30" (con limiti di velocità a trenta all'ora), il potenziamento dell'illuminazione e della segnaletica, e l'istituzione di squadre di agenti in borghese "anti telefoni cellulari".

L'ALLARME - Da gennaio a ieri gli incidenti che hanno coinvolto i pedoni sono stati 93. L'anno scorso - nello stesso periodo - si era a 87, nel 2015 a 88 mentre nel 2014 il numero era decisamente più basso, 68. E se negli ultimi due anni gli agenti della polizia municipale non hanno rilevato incidenti mortali (sempre con il coinvolgimento di un pedone), quest'anno ne hanno già registrati tre: l'ultimo appena una settimana fa, con un anziano deceduto in ospedale dopo essere stato investito sulle strisce in via dei Giudicati. Gli uomini della polizia locale sono già attivi nel sanzionare chi utilizza un telefono cellulare mentre è alla guida: in sei mesi sono state 251 le sanzioni.

GLI INTERVENTI - Cosa si può fare per contrastare il fenomeno? Tra le diverse idee c'è anche quella di attivare delle unità di agenti in borghese che vadano a caccia di automobilisti distratti proprio perché utilizzano il telefono cellulare alla guida. "Esistono già dei servizi ma si può pensare di istituzionalizzare i controlli", conferma il sindaco Massimo Zedda. "Sapere di poter essere sorpresi al cellulare mentre si guida potrebbe essere un deterrente". Servono però altri accorgimenti: "Illuminazioni e segnaletiche migliori", spiega il primo cittadino, "e dissuasori in alcune zone. Ma anche combattere la velocità è una priorità: per questo stiamo per attivare delle zone 30, con un limite di velocità molto basso". Anche il comandante della Municipale, Mario Delogu, sposa le possibili iniziative che il sindaco intende mettere in campo: "Purtroppo", commenta, "gli incidenti con il coinvolgimento di pedoni sono in aumento. È necessario fare qualcosa. Spesso si guida utilizzando il telefono cellulare: esistono delle sanzioni ma forse andrebbero inasprite. Più controlli, anche con l'utilizzo di agenti in borghese, possono essere utili".

IN COMMISSIONE - I numeri, preoccupanti, su incidenti e investimento di pedoni è all'esame anche dei consiglieri comunali della commissione Mobilità. "Sulle zone 30", spiega il presidente Fabrizio Marcello, "siamo a buon punto. Limiti di velocità bassi in alcune parti della città come centro storico, Poetto e nelle vicinanze delle scuole". Agenti in borghese? "Potrebbero servire". Anche il vice presidente, Alessio Mereu, è d'accordo sull'introduzione di squadre speciali anti smartphone: "Potrebbe essere un ottimo deterrente. Ma servono anche altre azioni come il potenziamento dell'illuminazione pubblica nelle ore notturne e il miglioramento della segnaletica". Favorevoli agli agenti in borghese anche Filippo Petrucci ("Bisognerebbe investire anche nelle scuole, sull'educazione stradale") e Pino Calledda ("Purtroppo però ci sono pochi agenti. Si potrebbero destinare a questo tipo di servizio gli otto poliziotti che verranno assunti, seppure a tempo determinato, con il concorso bandito").

Matteo Vercelli

© Riproduzione riservata