Svolta nelle indagini per l'omicidio di Erika Preti, la turista di 38 anni di Biella, uccisa domenica mattina a coltellate all'interno di un villino di Lu Fraili.

La Procura di Nuoro ha iscritto nel registro degli indagati il compagno della vittima, Dimitri Fricano, 30 anni, anche lui di Biella.

Nei suoi confronti viene contestato l'omicidio volontario.

Gli inquirenti insomma non credono alla versione fornita dal trentenne subito dopo il delitto, su un blitz di un rapinatore che avrebbe aggredito lui e la Preti, uccidendola.

A dirigere le indagini è il procuratore Andrea Garau, che dopo aver sentito Fricano in ospedale a Olbia, ieri pomeriggio ha emesso il provvedimento giudiziario nei confronti del giovane, con la pesantissima accusa di omicidio volontario.

LE INDAGINI - È bastato insomma un solo giorno di indagini per far affiorare la peggiore delle ipotesi: quella del femminicidio.

Sempre ieri pomeriggio il magistrato, ha inoltre dato l'incarico al medico legale Vindice Mingioni di effettuate l'autopsia sul cadavere della vittima.

Perizia che verrà eseguita oggi. Si tratta di uno degli esami che si andranno ad aggiungere alle varie analisi che i Ris di Cagliari hanno già effettuato sulla scena del crimine e che continueranno a eseguire sia sull'arma del delitto, un coltello a seghetto di quelli che si utilizzano per affettare il pane, con una lama della lunghezza di circa 20 centimetri, ritrovato dagli investigatori buttato nel pavimento a ridosso del cadavere di Erika Preti.

Il suo corpo giaceva, in una pozza di sangue, all'interno di una veranda chiusa dalle tende.

GLI ACCERTAMENTI - Che qualcosa si stesse muovendo lo si è capito fin da subito.

I carabinieri della compagnia di Siniscola, coadiuvati dai colleghi della tenenza di San Teodoro, già da domenica pomeriggio si vedevano all'opera anche all'esterno dell'abitazione, per verificare eventuali segni che potessero confermare la presenza nella scena del delitto di una persona estranea oltre alla stessa Erika Preti e al fidanzato Dimitri Fricano, che da alcuni giorni erano giunti a San Teodoro come ospiti di una coppia di amici, proprietaria della casa.

Evidentemente i riscontri sul campo non hanno combaciato con la versione data da Fricano.

La sensazione che il racconto di una rapina non avesse convinto gli inquirenti è affiorata fin dalle prime battute dell'inchiesta.

Un delitto efferato: la vittima è stata colpita da almeno due fendenti, di cui uno alla gola, affondati in maniera quasi chirurgica. Tagli netti insomma affondati con fredda decisione.

Fabrizio Ungredda

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