"La memoria di persone come Falcone e Borsellino continua ad accompagnarci. Il loro sacrificio viene, ovunque, ricordato con commozione; e il senso del loro impegno viene trasmesso e assunto in maniera condivisa, soprattutto da tanti giovani, giorno dopo giorno".

Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenuto nell'aula bunker dell'Ucciardone per la commemorazione dei 25 anni dalla strage di Capaci, rende omaggio a Giovanni Falcone, ucciso il 23 maggio 1992, e Paolo Borsellino, suo amico e collega che sarà ucciso qualche settimana dopo.

Il presidente ha ricordato "l'orrore" di quei giorni, ma sottolinea che, nonostante tutto, "la rassegnazione e la sfiducia non hanno vinto".

"Le istituzioni - ha continuato il capo dello Stato - non si limitino al dolore e al ricordo: prevenzione e repressione sono fondamentali, ma devono esservi affiancate istituzioni trasparenti ed efficienti, che contrastino e denuncino ogni collusione o infiltrazione".

Uscendo dall'aula bunker Mattarella si è poi rivolto ai ragazzi delle scuole: "Oggi, e per il futuro, le idee, la tensione morale di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino, camminano anche sulle vostre gambe, sulle vostre idee, sui vostri comportamenti".

LA COMMEMORAZIONE - I due cortei partiti dall'Aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo e da via D'Amelio sono confluiti all'albero Falcone in via Notarbartolo, a Palermo.

Un serpentone colorato ha attraversato il centro cittadino con migliaia di ragazzi che hanno "invaso" le strade del capoluogo siciliano per arrivare, tra slogan e canti, sotto l'albero davanti la casa del magistrato.

Sono stati poi letti i nomi delle vittime delle stragi dal presidente del Senato, Pietro Grasso, e alle 17.58, ora della strage di Capaci, è stato eseguito il Silenzio dal trombettiere della polizia di Stato.

LA POLEMICA - Intanto arriva la polemica di Alfonso Giordano, 80enne presidente del primo maxiprocesso a Cosa Nostra, che oggi non è stato invitato alle commemorazioni.

"Sono assai dispiaciuto di non avere potuto partecipare alle manifestazioni nella ricorrenza dell'anniversario della morte di Giovanni Falcone, collega che ho sempre stimato e apprezzato, anche prima di aver presieduto il cosiddetto maxiprocesso", ha detto Giordano.
© Riproduzione riservata