"Mi ha colpito con due violenti pugni al volto, mi ha tramortito. Abbiamo avuto un litigio e c'erano anche altri miei coetanei. Nieddu se l'è presa anche con loro": le parole sono di Antonio Baltolu, il giovane di Alà di Sardi arrestato ieri dai carabinieri per l'omicidio di Pietro Nieddu, e questo potrebbe essere il movente del delitto consumato davanti a un bar, nella piazza centrale di Alà.

Baltolu, stando ai primi risultati dell'inchiesta condotta dal personale dell’Arma, sarebbe stato picchiato in pubblico, umiliato dalla vittima. E, per questa ragione, il giovane è andato nella sua abitazione, ha preso una pistola, è tornato in piazza del Popolo, e, nelle prime ore di domenica, ha sparato contro Nieddu, uccidendolo.

Il condizionale è d'obbligo, ma un medico legale avrebbe firmato un referto che conferma la versione di Baltolu, si parla di ematomi sul viso e sul petto del giovane arrestato. La storia, però, è tutt'altro che chiusa.

La Procura di Sassari mantiene il massimo riserbo sulle indagini, ma sarebbero in corso importanti attività da parte dei carabinieri. I difensori di Baltolu, Lorenzo Gallisai e Giampaolo Murrighile, incontreranno il giovane in carcere nelle prossime ore.

LE PAROLE DI MURRIGHILE, LEGALE DI BALTOLU - VIDEO:

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