Con un provvedimento firmato dal ministro dell'Interno Marco Minniti, è stata eseguita l'espulsione di un cittadino marocchino, per motivi di sicurezza, con un volo diretto in Marocco.

Secondo quanto riportato dal Viminale, "con questo rimpatrio, il 26esimo del 2017, salgono a 158 i soggetti gravitanti in ambienti dell'estremismo religioso, espulsi con accompagnamento alla frontiera dal gennaio 2015 a oggi".

Il 44nne viveva a Santhià, in provincia di Vercelli, ed è sposato con una cittadina italiana convertita all'islam. Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dalla Digos, l'uomo aveva intrapreso un percorso di radicalizzazione e considerava l'Italia un Paese di miscredenti.

Inoltre, nel 2012, aveva rifiutato di prestare giuramento per ottenere la cittadinanza italiana, sostenendo che l'accettazione dello status avrebbe offeso la sua religione.

In passato aveva svolto anche funzioni di Imam.
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