È stato arrestato a Mosca il blogger Alexei Navalny, durante la marcia contro la corruzione.

Secondo i media locali, la polizia lo avrebbe fermato in ulica Tverskaya per poi caricarlo su un pulmino, preso subito d'assalto dalla folla che urlava slogan come "Fascisti, liberatelo".

Le autorità russe lo accusano di aver violato il codice amministrativo che regola le procedure di organizzazione di manifestazioni e cortei.

Un portavoce della polizia della capitale ha dichiarato che, in base alla violazione, rischia "una multa, lavori obbligatori o l'arresto".

Insieme all'attivista, sono state fermate altre 500 persone.

Navalny è il leader dell'opposizione russa, nemico giurato di Vladimir Putin; intendeva candidarsi alle elezioni presidenziali del 2018 per sfidare il presidente russo, ma non potrà farlo.

Di recente, infatti, è stato condannato a 5 anni con l'accusa di appropriazione indebita nella società statale Kirovles in cui lavorava.

L'attivista ha organizzato varie manifestazioni in tutto il Paese e sarebbero in corso alcuni scontri anche a San Pietroburgo.

Intanto poco dopo l'arresto Navalny avrebbe tranquillizzato i manifestanti attraverso una serie di tweet scrivendo: "Grazie per il vostro sostegno, io sto bene. Continuate a protestare in modo pacifico".

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