Si rompe il sollevatore mobile e una signora - arrivata a pesare oltre 200 chili - cade, batte la testa e muore poco dopo in ospedale.

Sono 21, 16 medici e 5 manager, le persone indagate per concorso in omicidio colposo per la morte di Anna C., una 60enne tarantina madre di sette figli.

I fatti sono avvenuti la scorsa settimana: secondo la denuncia dei familiari la donna è caduta rovinosamente mentre tentava di alzarsi usando un sollevatore bariatrico prodotto da un'azienda di Padova e autorizzato dalla Asl tarantina.

Il personale del 118 è intervenuto e ha trasportato la donna all'ospedale "Santissima Annunziata": una volta riscontrata la ferita alla testa però, i medici non avrebbero eseguito subito la Tac a causa, secondo la denuncia dei familiari, del suo peso eccessivo.

Dopo qualche ora però l'esame è stato fatto, ma forse troppo tardi, perché il successivo intervento chirurgico non è bastato a salvarle la vita.

Sul registro degli indagati sono finiti i dottori che si sono occupati del ricovero, il medico della Asl che ha autorizzato l'uso del sollevatore in casa, e i cinque componenti del consiglio d'amministrazione dell'azienda che ha prodotto il macchinario.
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