Nonostante le condizioni meteorologiche possano apparire monotone e caratterizzate da uno scarso avvicendamento atmosferico, da qualche giorno in Sardegna si stanno registrando escursioni termiche giornaliere da record, a conferma dell'incredibile variabilità micro climatica isolana.

Le cause sono da ricercarsi nei cieli sereni e nell'assenza di vento per via dell'alta pressione delle Azzorre distesa sul Mediterraneo, alle infiltrazioni di aria secca nei bassi strati dai Balcani e alle particolari caratteristiche geomorfologiche della nostra isola.

Un mix di fattori che, specialmente lungo le vallate e pianure interne, determina un forte riscaldamento diurno seguito da un altrettanto forte e rapido irraggiamento notturno.

Lo sbalzo termico più accentuato è stato registrato a Giave, il 15 marzo, con -7,1°C registrati alle 5,40 e 18,8°C registrati alle 13.

Lo stesso giorno a Orani si è passati dai -3,4°C delle 5,30 ai 20,7°C delle 12,10 mentre a Ottana il termometro ha segnato -1,5°C alle 5,42 e 21,9°C alle 12,02.

Notevoli anche i valori registrati a Dorgali venerdì 17 con -0,5°C alle 6,15 e 23,8°C alle 14,24.

Questo particolare andamento termico è andato via via smorzandosi in direzione della costa laddove l'alta capacità termica marina ha mitigato il clima diurno e notturno.

Cagliari ad esempio ha avuto temperature minime attorno ai 6°C con massime sui 21,5°C.

Nei prossimi giorni l'alta pressione delle Azzorre favorirà ancora ampie altalene termiche giornaliere ma da giovedì sera interverrà lo scirocco ad anticipare il tanto atteso ritorno delle piogge, previsto per sabato.
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