È durato quattro ore l'interrogatorio di Mario Cattaneo, l'oste che durante un tentativo di furto nel suo ristorante nel Lodigiano ha ucciso uno dei ladri, un 28enne di origine romena.

È la terza volta che Cattaneo viene convocato al comando dei carabinieri di Lodi, per essere ascoltato.

Il ristoratore stavolta ha dovuto chiarire alcuni aspetti della ricostruzione che aveva fatto di quella sera dello scorso 9 marzo. Le contraddizioni che non convincono del tutto gli inquirenti, per ora, sono la testimonianza di un vicino che avrebbe sentito sparare due colpi (Cattaneo dopo la rapina aveva parlato un solo colpo accidentale), la distanza ravvicinata e una presunta dichiarazione di pochi minuti dopo: "L'ho preso", avrebbe detto.

A determinare se sia stata legittima difesa o omicidio volontario (reato che gli viene contestato) anche l'elemento del livido sul braccio dell'oste.

In caserma oggi l'uomo è stato raggiunto dalla moglie e dal figlio Gianluca, sentiti come persone informate sui fatti. Prima di lui invece era stato interrogato il fratello della vittima, Victor Ungureanu.

Secondo il legale di Cattaneo, Vincenzo Stochino, l'indagine sarebbe ancora "in alto mare".
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