Dj Fabo è arrivato in Svizzera. Dove è in corso la procedura per ottenere l'eutanasia. "Sono arrivato qui con le mie forze, non con l'aiuto dello Stato", ha detto in un videomessaggio.

Forse già oggi o domani potrebbe avvenire ciò che in questi mesi, dopo una lunga battaglia combattuta con coraggio e determinazione, ha chiesto e implorato: "Voglio tornare libero. Voglio uscire da questa gabbia".

In Italia non ha avuto risposte, nessun politico si assume l'onere di portare avanti una legge sul fine vita; da qui la decisione di andare all'estero.

Con lui Marco Cappato, dell'associazione Luca Coscioni, che ha annunciato il viaggio con un post su Twitter. "Fabo mi ha chiesto di accompagnarlo. Ho detto di sì".

Bloccato a letto da più di due anni per un incidente che l'ha reso tetraplegico e cieco, nei giorni scorsi il 39enne milanese, dopo il terzo rinvio del disegno di legge sul Biotestamento, aveva pubblicato un appello diretto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "Ho provato a curarmi, anche sperimentando nuove terapie. Purtroppo senza risultati. Da allora mi sento in gabbia", aveva detto. "È una vergogna che nessuno dei parlamentari abbia il coraggio di mettere la faccia in una legge per le persone che soffrono".

Ora, nella clinica d'oltralpe, si sta sottoponendo ai colloqui con medici e psicologi che valuteranno la sua richiesta, come previsto dall'iter. Tecnicamente Fabo "potrebbe ancora cambiare idea", ha detto Filomena Gallo, anche lei dell'associazione. Ma chi lo conosce bene sa che non tornerà indietro.

IL VIDEO - L'appello di Fabo:

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