"Un milione di metri cubi e uno stadio, un solo stadio. Grattacieli, business park, l'equivalente di oltre 200 palazzi in una zona disabitata da secoli. Sapete perché? Perché è a fortissimo rischio idrogeologico".

Con questo post su Facebook la deputata grillina Roberta Lombardi è entrata nel dibattito sul nuovo impianto voluto dalla Roma e oggetto in questi giorni di trattativa tra la società giallorossa e l'amministrazione pentastellata guidata da Virginia Raggi.

Le dichiarazioni arrivano all'indomani di una schiarita tra le due posizioni, prima inconciliabili, con il Campidoglio pronto a cedere alla richiesta della dirigenza romanista in cambio di una "revisione" del progetto.

Per la Lombardi, però, il piano resta comunque una "grande colata di cemento".

Dunque, aggiunge, "lo dico senza mezzi termini: questo non è un progetto per la realizzazione di uno stadio, questo è un piano di speculazione immobiliare che una società statunitense vuole portare avanti ad ogni costo in deroga al nostro piano regolatore, nell'esclusivo interesse di fare profitto sulle nostre spalle. E noi non possiamo permetterlo".

Alle parole della Lombardi, ha replicato per il "gran capo" Beppe Grillo: "Sullo stadio della Roma decidono la giunta e i consiglieri. I parlamentari pensino al loro lavoro", le sue parole.
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