Rapporti sempre meno idilliaci tra il neopresidente Usa Donald Trump e le agenzie di intelligence americane.

Dopo le polemiche seguite alle risultanze dell'inchiesta condotta da Cia e Fbi sulle ingerenze di hacker russi nella campagna elettorale per la Casa Bianca a favore del magnate e scapito di Hillary Clinton, fonti autorevoli hanno rivelato al Wall Street Journal che "diverse informazioni sensibili" non vengono passate allo staff di Trump per timore di "fughe di notizie o una loro compromissione".

Una "mancanza di comunicazione" - sostengono le stesse fonti - che sarebberola spia della "scarsa fiducia" fra l'intelligence e il numero uno di Washington.

Il tema delle fughe di notizie o di fatti che l'amministrazione repubblicana ha più volte bollato come "fake" resta all'ordine del giorno nel dibattito politico, istituzionale e mediatico Usa.

E lo stesso Trump oggi ha twittato: "I criminali che spacciano notizie false sono sotto i riflettori. Verrete presi!".

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