Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a colloquio a Washington con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. "Un amico", l'ha definito il magnate newyorkese, accolto alla Casa Bianca per ribadire ancora una volta "il vincolo inscindibile degli Usa con il nostro più caro alleato".

Ovvero Israele, che The Donald esorta però a "contenersi un po' sugli insediamenti", nonostante confermi la volontà di Washington di "respingere le azioni unilaterali e ingiuste da parte dell'Onu, che a mio avviso lo hanno trattato in modo ingiusto".

Netanyahu ringrazia e rilancia: "L'alleanza fra Stati Uniti e Israele è stata incredibilmente forte", ma con la leadership di Trump - continua il premier - "ho fiducia che diventerà ancora più forte. Sono ansioso di lavorare con lei, per rafforzare la collaborazione in diversi settori, come quelli dell'informatica e della tecnologia".

Poi il presidente americano ha affrontato la questione iraniana e i problemi di sicurezza di Israele che "sono enormi, compresa la minaccia legata all'ambizione nucleare di Teheran".

L'incontro con Netanyahu è il primo dall'insediamento di Trump alla Casa Bianca e avviene in un momento delicato per la sua amministrazione, soprattutto dopo le dimissioni del consigliere per la sicurezza nazionale Michael Flynn. Incarico che è stato proposto al vice ammiraglio Robert Harward, ex vice comandante del comando centrale Usa con esperienza di combattimento nei Navy Seal.
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