"Secondo la procura di Torino la Juventus non è parte lesa ma neanche concorre nel reato: dunque c'è una grande zona grigia che è esattamente il terreno su cui abbiamo il dovere di investigare, anche per proporre soluzioni normative".

Queste le parole del presidente del Comitato mafia e sport della commissione Antimafia Marco Di Lello, pronunciate nel corso dell'audizione dei pm torinesi sulle presunte infiltrazioni della 'ndrangheta nel bagarinaggio sui biglietti d'ingresso e gli abbonamenti delle partite dei bianconeri.

"Non ci sono gli elementi per portare avanti un'accusa in sede processuale", spiega Di Lello.

Tuttavia, continua, "c'è la piena consapevolezza da parte dei dirigenti della Juve, e nessuno svantaggio per loro, perché i biglietti li vendevano".

Queste modalità di gestione, è la conclusione di Di Lello, "hanno suscitato qualche perplessità".
© Riproduzione riservata