Il 28enne tunisino Noussair Louati - primo foreign fighter arrestato in Italia dopo l'entrata in vigore della legge che punisce viene arruolato in Italia per combattere nelle fila dello Stato Islamico - è stato condannato a 3 anni e mezzo di reclusione dal Gip di Bologna.

L'uomo era stato arrestato a Ravenna il 22 aprile 2015.

Il giovane tunisino aveva già confessato di aver avuto rapporti con individui che si dichiaravano appartenenti all'Isis, sostenendo di aver subito una sorta di "lavaggio del cervello", a causa anche della sua dipendenza dalla droga.

I jihadisti lo avevano contattato per convincerlo a partire per la "guerra santa". Quando è stato fermato dalla polizia Louati stava cercando di risparmiare del denaro per raggiungere la città tedesca di Amburgo, prima tappa del viaggio verso il Medioriente.

Successivamente si era dichiarato pentito, assicurando di aver interrotto i rapporti con queste persone.
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