Quattro persone in carcere, due ai domiciliari, due all'obbligo di dimora, 22 denunce, 10 segnalazioni alla prefettura, oltre al sequestro di una notevole quantità di droga, tra cocaina, hascisc e marijuana.

Una vera banda di spacciatori di droga che riforniva mezza provincia di Oristano, tra i giovani, all'interno delle discoteche. La droga veniva acquistata a Cagliari e poi attraverso dei pusher locali veniva venduta ad una platea di spacciatori tra i 18 e i 40 anni.

Sono i dati dell'operazione “Campo volo”, portata a termine questa mattina dagli agenti della squadra mobile di Oristano e Cagliari.

L'ottavo arresto è avvenuto nella tarda mattinata. Nella sua abitazione la polizia ha recuperato 1 chilogrammo di marijuana.

L'operazione, illustrata questa mattina nel corso di una conferenza stampa dal procuratore della Repubblica, Ezio Domenico Basso, dal vice questore Michele Abenante e dal capo della Mobile, Dariato Mongiovì, è durata un anno.

Era scattata a gennaio, quasi casualmente, nel corso di un controllo nella discoteca “Vision Club” di Cabras.

All'interno di un pacchetto di sigarette, dove era nascosta della cocaina, la polizia aveva rinvenuto una ricarica telefonica. Da quel numero di telefono sono partite le intercettazioni che hanno coinvolto la banda, gli spacciatori ed ni capi dell'organizzazione, due personaggi di spicco: M.M., 38 anni di Arcidano, già in carcere da mesi, e L. F., 26 anni di Riola Sardo.

Due disoccupati ma che avevano un tenore di vita molto elevato.

Sotto di loro gli altri personaggi raggiunti dalle altre misure cautelari.

C. M., 40 anni, di Cagliari, anche lui in carcere, M. E., 44 anni di Arcidano, uno due pucher fidati, e F. M., 30 anni di Nurachi, uno dei corriere che consegnava la droga.

Il gip del tribunale di Oristano Rossela Soano ha, inoltre, emesso due ordini di dimora nei confronti nei confronti di P. D., 35 anni di San Vero e di C. N., 24 anni di Baratili San Pietro.
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