Riguarda anche l'Italia l'allarme lanciato dall'azienda americana St. Jude Medical, produttrice di pacemaker.

Alcuni dispositivi sono risultati difettosi e in questi giorni 16mila italiani, residenti in varie regioni, vengono contattati per un controllo, mentre negli Usa due persone sono già morte.

Il problema riguarda alcuni modelli, del tipo impiantato sotto pelle e che si attiva per regolare il battito cardiaco in caso di fibrillazione, la cui batteria si scarica troppo in fretta oppure altri in cui si sono registrati problemi di corto circuito.

Il ministero della Salute ha diramato una circolare a tutti i centri cardiologici e alle Regioni per informarli dell'allarme.
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