Chiusi i seggi per il voto al referendum costituzionale da parte degli italiani all'estero, la stima dell'affluenza si aggira sul 40 per cento, e le schede in arrivo a Roma sarebbero un milione e 600mila.

Secondo i primi dati, in Svizzera ha votato circa il 40 per cento degli italiani registrati, mentre in Gran Bretagna circa il 37 per cento, in Brasile, secondo la deputata italo-brasiliana Renata Bueno, il 30 per cento.

La prima sede a chiude le operazioni di voto - alle 16 di ieri in tutto il mondo - è stata quella di Wellington (Nuova Zelanda), mentre l'ultima quella di Vancouver (Canada).

Tra oggi e domani, 195 corrieri diplomatici contenenti il materiale elettorale partiranno da 195 sedi verso Roma su 210 diversi voli accompagnati da funzionari del ministero degli Esteri.

A Fiumicino, verranno presi in consegna dai funzionari della Corte d'Appello di Roma.

Matteo Salvini, leader della Lega Nord, presente in piazza Colonna a Roma per il primo appuntamento della sua agenda a favore del No, ha commentato: "Nonostante voti inventati e comprati in giro per il mondo, il voto degli italiani farà vincere il No. Penso che in consolati e ambasciate ne siano successe di cotte di crude, ma penso che il no degli italiani superi gli eventuali sì inventati da Renzi in giro per il mondo".

Oggi, inoltre, il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, ha detto che se dovesse vincere il No, il premier Matteo Renzi si dimetterà: "Se perde, andrà dal capo dello Stato a rassegnare le dimissioni".
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