Continua il braccio di ferro tra le Ferrovie e il Comune per l'abbattimento dei ponti sui canali che ostacolano il deflusso dell'acqua e aggravano il rischio alluvione.

Malgrado la sonora bocciatura del Tar, che ha respinto il ricorso di Rfi contro l'ordinanza firmata quest'estate dal sindaco Nizzi, la società si è appellata al Consiglio di Stato e l'amministrazione comunale ha deciso di resistere in giudizio.

Un'altra complicazione nella tormentata vicenda del piano di mitigazione del rischio idraulico che prevede come primo step, insieme alla realizzazione delle vasche di laminazione, l'abbattimento delle cosiddette opere incongrue, punto sul quale concorda anche la nuova Giunta.

Così il sindaco ha ordinato a Rfi di provvedere per gli attraversamenti di sua competenza che sono ben nove. Il ricorso delle Ferrovie è stato respinto in maniera molto netta dai giudici amministrativi che hanno rilevato «l'inerzia da parte di Rfi in ordine all'attuazione degli interventi urgentissimi previsti dal piano quadro» e messo in rilievo le «allarmanti situazioni di pericolo in caso di eventi alluvionali».

Ora dovrà pronunciarsi il Consiglio di Stato.
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