Papa Francesco è in Georgia per il suo viaggio apostolico di tre giorni nel Caucaso; il suo aereo è atterrato a Tbilisi accolto dal presidente della Repubblica, Giorgi Margvelashvili, con la moglie, e il patriarca ortodosso Ilia II.

Il pontefice ha tenuto un discorso davanti alle autorità e al corpo diplomatico dopo un colloquio privato col presidente, parlando anche dei migranti: una convivenza pacifica, ha detto, "esige che ciascuno possa mettere pienamente a frutto le proprie specificità, avendo anzitutto la possibilità di vivere in pace nella sua terra o di farvi ritorno liberamente se, per qualche motivo, è stato costretto ad abbandonarla. Auspico che i responsabili pubblici continuino ad avere a cuore la situazione di queste persone, impegnandosi nella ricerca di soluzioni concrete anche al di fuori delle irrisolte questioni politiche".

"Oggi parto per la Georgia e l'Azerbaigian. Accompagnatemi con le vostre preghiere per seminare insieme pace, unità e riconciliazione", aveva scritto Francesco su Twitter poco prima di partire per la visita che lo porterà anche in Azerbaigian per completare la visita nella regione del Caucaso, dopo la tappa di giugno in Armenia.

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