Almeno 30 attacchi con armi chimiche, tra cui l'iprite, contro civili sono stati condotti dal governo sudanese nella regione del Darfur, nella zona del Jebel Marra, da gennaio 2016 fino alla fine dell'estate.

A denunciarlo è Amnesty International, attraverso un rapporto basato su informazioni derivanti da immagini satellitari e su oltre 200 testimonianze raccolte nella zona tra i sopravvissuti.

Fino a 250 persone sarebbero state uccise - dicono dall'organizzazione per i diritti umani - di cui la maggior parte bambini.

"La portata e la brutalità di questi attacchi è difficile da tradurre in parole", ha commentato Tirana Hassan, di Amnesty.
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