Un drastico taglio degli aiuti - finanziari e non - all'Afghanistan se il governo di Kabul non accetterà il rimpatrio di 80mila mirganti che non hanno i requisiti per chiedere asilo in Europa.

Sarebbe questo l'ultimatum che è pronta a lanciare l'Ue in occasione della conferenza internazionale delle nazioni che supportano lo Stato afghano in programma il prossimo 4 ottobre a Bruxelles.

Ha riferire del documento, al momento riservato, è il giornale britannico The Guardian, che l'avrebbe ottenuto e visionato in anteprima.

Secondo quanto trapelato, l'Unione europea, si dice "consapevole" che una riduzione degli aiuti comporterebbe "il peggioramento della situazione della sicurezza e delle minacce a cui sono esposti i cittadini" in Afghanistan, nazione che "conosce livelli record di attacchi terroristici e vittime tra i civili".

Ciò nonostante, l'esecutivo di Kabul viene pre-allertato sulla necessità di accogliere decine di migliaia di cittadini emigrati.

"Così si esercita una pressione irragionevole sul governo afghano, che non è capace di assorbire questi numeri", ha commentato Timor Sharan, analista dell'International Crisis Group, rimarcando come l'Afghanistan sia il secondo Paese, dopo la Siria, per numero di richiedenti asilo in Europa.

Solo lo scorso anno dalla nazione sconvolta da anni di conflitto e insanguinata dagli attentati dell'insorgenza talebana ne sono arrivati oltre 196mila.
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