Sono le spiagge preferite da vip e miliardari di mezzo mondo, sabbia e mare della Costa Smeralda sono il pezzo forte del paradiso sardo delle vacanze.

E quest’anno Porto Cervo festeggia un boom di presenze che riguarda anche il segmento medio alto del mercato turistico, quello più colpito dalla crisi. Ma l’assalto di migliaia di bagnanti nelle spiagge più belle, sta facendo emergere un problema, quello dell’assenza di docce e servizi igienici pubblici negli arenili.

A Liscia Ruja, una delle località più gettonate della Costa Smeralda, più di mille persone al giorno sul bagnasciuga, la carenza è più evidente. Protestano i turisti e la minoranza del Consiglio comunale di Arzachena attacca il sindaco Alberto Ragnedda. Efisio Onali, capogruppo di “Arzachena Protagonista” parla di un Piano di utilizzo del litorale (Pul) adottato senza affrontare il problema dei servizi igienici.

Il primo cittadino di Arzachena è di tutt’altro avviso: <In spiagge come Liscia Ruia, i bagni non sono ammessi. Nei terreni del retro spiaggia, invece, potrebbero essere inseriti. Si tratta di terreni privati, rientrano nell’ambito del Consorzio Costa Smeralda e sono di proprietà del Qatar. Per questo motivo stiamo già affrontando la questione con il rappresentante del Qatar in Costa Smeralda, l’amministratore delegato della Land Holding, società proprietaria delle aree, Mario Ferraro. Ma serve tempo per recuperare le mancanze del passato>.

Una stilettata ai predecessori del sindaco, ma anche ad alcuni manager delle società proprietarie del patrimonio immobiliare di Porto Cervo. Nelle spiagge ci sono le concessioni demaniali, alcune con chioschi e servizi igienici, ma si tratta di strutture private. Il Comune ha provveduto a sistemare impianti a di Cannigione (nuovo lungomare), Mannena (parcheggi), Le Piscine (parcheggi), Capriccioli (centro servizi a venti metri dalla spiaggia).

Ma nelle spiagge della Costa Smeralda il problema resta. Tanto che le holding qatariote stanno affrontando la questione con l’amministrazione arzachenese. Le proteste sono arrivate anche nell’assemblea del Consorzio Costa Smeralda. Il super condominio dei ricchi, con yacht, elicotteri e ville di lusso. Ma senza servizi igienici in spiaggia.
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