Proseguono le indagini sulla morte di Marta Baroni, la transessuale 34enne il cui corpo è stato trovato nel cassonetto del verde due giorni fa a Brescia.

Sulla sua bacheca Facebook gli inquirenti hanno concentrato le attenzioni su un post di minacce: "Io ti faccio uccidere da gente che conosco. Te lo giuro, questo sarà sicuro. Chiama anche la Nato, nessuno fermerà la tua morte", e ancora: "Guardati bene le spalle, non hai tanto da vivere ancora, questo è sicuro cascasse il mondo".

Autore di quel messaggio, una persona che gli amici di Marta - nata Ettore - definiscono "un innamorato deluso", e che è già stato individuato e ascoltato dagli investigatori.

La stessa vittima, poco tempo fa, aveva scritto sul social network di sentirsi minacciata.

Sul suo corpo non sono stati trovati segni di violenza, si attendono invece i risultati degli esami tossicologici per rilevare la presenza di sostanze stupefacenti.
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