Tra le misure adottate dalle autorità turche dopo il fallito colpo di Stato contro Erdogan dello scorso 15 luglio, si inserisce anche l'ipotesi di indire un referendum sulla reintroduzione della pena di morte nel Paese.

Una misura per "punire" i maggiori responsabili del tentato colpo di Stato su cui l'Unione Europea ha già posto il proprio veto, avvertendo il governo turco che le nazioni che intendono aderire all'Ue non possono prevedere nel proprio ordinamento la pena capitale.

Ma a confermare l'intenzione dell'esecutivo di Ankara di proseguire in questa direzione è stato il ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu in una intervista alla tedesca "Frankfurter Allgemeine Zeitung".

La Turchia vorrebbe ricorrere alla consultazione popolare, ha detto, data la "serietà del tema", che "non può essere affrontato sull'onda del momento".

QUASI 10MILA ARRESTI - Intanto, il bilancio degli arresti effettuati dalle autorità turche dal giorno del fallito golpe è arrivato a 18.044 persone fermate, di cui 9.677 finite in carcere.

Tra gli arrestati figurano generali, giudici, procuratori, diplomatici e giornalisti sospettati di far parte della rete di Fethullah Gulen, il predicatore indicato da Erdogan come ispiratore del colpo di Stato.
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