I clienti gli consegnavano i soldi delle imposte dovute per la stipula degli atti, ma il notaio Vittorio Maria Loriga, 73 anni, parte di quelle tasse non le ha mai versate, intascando - secondo quanto ipotizza il sostituto procuratore Giangiacomo Pilia - una cifra che all'inizio superava i 600 mila euro. Accusato di peculato per quell'importo, ieri mattina i militari del Gruppo della Guardia di finanza di Cagliari gli hanno sequestrato sei porzioni di immobili, tutti in città, per un valore che si avvicina ai 300 mila euro.

Chiesto dal pubblico ministero, il sequestro preventivo è stato autorizzato dal Gip del Tribunale. Oltre al notaio risulta iscritto nel registro degli indagati anche l'avvocato Ornella Calorio, 68 anni, a lungo collaboratrice del suo studio.

A conti fatti, Loriga avrebbe trattenuto 666 mila euro tra il 2010 e il 2013. Ricevute quelle somme in qualità di sostituto d'imposta non le avrebbe però versate all'Agenzia delle Entrate. Solo dopo i solleciti da parte dei funzionari del Fisco il notaio avrebbe provveduto a pagare, ma attualmente mancano ancora all'appello 281 mila euro. È su questa cifra, dunque, che la Procura ha ottenuto dal Gip di poter sequestrare preventivamente alcune proprietà dell'indagato: porzioni di abitazioni, garage e altri immobili.
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