«Il project financing della Asl 8? Una cosa ben fatta in aiuto dei pazienti sardi. Poi è arrivato qualcuno che l'ha modificato. Chi? Renato Soru, Nerina Dirindin, Gino Gumirato. Perché? Non lo so. Le loro cose segrete non le conosco».

Alla guida dell'azienda sanitaria cagliaritana per quattro anni e mezzo, Efisio Aste non ha ancora dimenticato - né digerito - il licenziamento dell'aprile 2005 arrivato proprio per il contratto da 143 milioni di euro da lui stipulato con le società Tepor e Siemens per la ristrutturazione e la fornitura di strumentazioni per la radioterapia degli ospedali Microcitemico e Oncologico.

Quel giorno, interrotta all'improvviso una riunione in Regione alla quale presenziava, un amico aveva presentato al manager le condoglianze professionali («mi dispiace»): Aste non sapeva che poco prima la Giunta di centrosinistra aveva deliberato la sua cacciata. Solo alle 16 un usciere gli aveva comunicato la revoca dell'incarico.
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