Operazione della Squadra mobile di Cagliari nella tarda serata di ieri al Cep.

Durante una perquisizione nell'abitazione di Tore Loddi, 46 anni, gli agenti coordinati dal dirigente Alfredo Fabbrocini hanno trovato tre pistole (una calibro 9 rubata anni fa e due scacciacani semi modificate), munizioni, ricetrasmittenti, micce e detonatori, fumogeni dell'esercito e passamontagna.

Ma a rendere tutto più inquietante è il ritrovamento nella stessa casa di una uniforme autentica dei carabinieri.

Loddi è stata arrestato e accompagnato in carcere.

Le indagini ora dovranno chiarire da dove provenga la divisa dell'Arma e soprattutto chiarire a cosa servisse.

Una delle ipotesi in campo è che il kit trovato in casa di Loddi servisse per mettere a segno rapine.

Gli inquirenti però hanno rispolverato anche un vecchio fascicolo. Nel dicembre del 2001, infatti, Giuseppe Loddi, fratello dell'arrestato, venne ucciso con un metodo mafioso del tutto insolito per la Sardegna: la sua auto era stata fatta saltare in aria con una bomba azionata da un telecomando a distanza.
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