Due o tre bombe carta sarebbero state lanciate nel corso della manifestazione inscenata davanti alla Regione a Cagliari nell'ambito della mobilitazione del Sulcis avviata nei giorni scorsi con blocchi stradali e occupazione di municipi.

Un giovane sarebbe stato fermato dalla Digos e portato in questura.

Si sta valutando la sua posizione: potrebbe rischiare l'arresto o una denuncia.

La mobilitazione del Sulcis è dunque esplosa oggi con la marcia della speranza.

Pullman, auto e mezzi pesanti sono partiti questa mattina alla volta di Cagliari da Iglesias, Carbonia e Sant'Antioco: centinaia di sulcitani raggiungeranno il palazzo della Giunta regionale, in viale Trento, per rivendicare il rilancio dell'economia del territorio dove la disoccupazione ha raggiunto numeri spaventosi.

"L'immobilismo politico decisionale deve essere superato con carattere d'urgenza", spiega uno dei promotori, Elio Cancedda (Movimento partite Iva Sulcis): "Qui manca una strategia. Manca un disegno globale per dare lavoro ai 37 mila disoccupati, per dare prospettiva ai nostri valorosi studenti.

Subiamo l'arroganza del governo regionale e nazionale che pensano di risolvere le cose con dichiarazioni ipocrite d'ottimismo.

Tre anni fa i ministri sono venuti a dirci che dovevamo crederci, "Si va avanti solo se ci credete. E' una caratteristica della nostra Italia è che nessuno crede più" - così disse il ministro Barca. Oggi queste affermazioni assumono il valore dell'offesa all'intelligenza altrui. Non possiamo più tollerare le bugie di Stato e Regione!".

LE TAPPE - La lunga carovana sfilerà lungo la statale 130 per proseguire poi, a velocità ridotta, fino al capoluogo con arrivo previsto alle 11.

I PROMOTORI - Dal primo febbraio la mobilitazione generale e popolare vede tra i suoi artefici oltre le organizzazioni sindacali Cisl, Cisal, Fismic, ConFsal (assenti Cgil e Uil), il Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente, artigiani e commercianti, agricoltori, pastori, pescatori, Movimento Sardegna Zona Franca, Movimento studenti, Movimento disoccupati, il Comitato per la salute del Sulcis e altri movimenti, gruppi e comitati dei diversi settori della società civile e i sindaci del territorio.
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