Alla fine del 2015 un uomo sconosciuto avrebbe seguito e scattato alcune fotografie a Giulio Regeni, il ricercatore italiano ucciso in Egitto dopo atroci torture.

Questa la rivelazione, dicono fonti di stampa, fatta da tre amici del giovane friulano agli inquirenti.

Si tratta di tre ricercatori italiani dell'American University del Cairo, compagni di Giulio, sentiti oggi dal pm di Roma Sergio Colaiocco che indaga sul delitto.

I tre, si apprende, hanno raccontato che dopo una riunione sindacale alla quale aveva partecipato l'11 dicembre scorso, Giulio, che era al Cairo proprio per studiare le condizioni dei lavoratori locali, era apparso spaventato.

Durante l'incontro, infatti, era stato fotografato da una persona che non sembrava interessata alla riunione è che si era trattenuta solo il tempo di scattargli qualche foto.

Chi fosse lo sconosciuto e perché fosse tanto interessato al giovane è quanto dovranno ora capire gli inquirenti.

Intanto, la comunità di Fiumicello, paese natale di Regeni, è in silenziosa e commossa attesa dei funerali, che verranno celebrati oggi, nel primo pomeriggio.
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