"Se avessi un figlio omosessuale lo butterei in una caldaia e gli darei fuoco".

Queste le parole choc che sarebbero state pronunciate da Giovanni De Paoli, consigliere regionale della Lega Nord in Liguria.

A riportarle è stato Giovanni Vianello, presidente della sezione genovese dell'Agedo, associazione in prima linea per i diritti gay.

De Paoli, classe 1953, bancario in pensione, avrebbe esternato il suo pensiero nel corso di una audizione di un gruppo di genitori di ragazzi omosessuali davanti alla Commissione regionale per la Salute e la Sicurezza sociale.

"Udendo quella frase mi si è gelato il sangue e mi è venuta la pelle d'oca e ho subito pensato ai lager nazisti", ha commentato Vianello.

Il diretto interessato, però, smentisce. "Mai detto nulla del genere", ha replicato De Paoli.

"Al contrario - ha aggiunto - la mia frase era esattamente opposta e nello specifico 'se avessi un figlio gay non lo brucerei nel forno'. Qualche orecchio malizioso ha voluto

cancellare il 'non', cambiando il senso completo delle mie dichiarazioni".
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