Mentre in Sardegna i dati sull'epidemia di Covid-19 sono confortanti, tanto che l'assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu ha dichiarato che "la zona bianca non è un miraggio" per l'Isola, nel resto d'Italia cresce l'allarme per le varianti del coronavirus, più aggressive e dunque più pericolose.

A Napoli, ad esempio, ne è spuntata una molto rara, tenuta sotto stretta osservazione dagli esperti. Esperti che in questi giorni hanno invocato "maggiori restrizioni" se non addirittura un nuovo lockdown, per arginare la diffusione di queste mutazioni che rischiano di mettere di nuovo a dura prova il sistema sanitario nazionale.

Una nuova circolare del ministero della Salute punta ad aumentare la sorveglianza nel timore che le varianti possano compromettere l'efficacia dei test antigenici rapidi anche se il direttore della prevenzione dello stesso ministero Gianni Rezza ha confermato che, per ora, la macchina regge.

Quanto alla variante isolata a Napoli, dall'Istituto Pascale e dall'Università Federico II, non era mai stata individuata prima in Italia: solo 32 casi in Gran Bretagna e pochi altri in Nigeria, Danimarca e Stati Uniti.

Allarme per una recrudescenza del virus si registra anche in Lombardia, dove il governatore Attilio Fontana ha decretato quattro "mini-zone rosse" in altrettanti piccolo Comuni.

E allerta anche nelle Marche, dove fino sabato si potrà entrare o uscire da Ancona solo per comprovai motivi e con autocertificazione.

Il tutto in attesa di venerdì, quando verrà pubblicato il nuovo monitoraggio dell'Iss. Secondo quanto trapela, sono sei le regioni che rischiano di passare alla zona arancione.

Intanto, si va verso il via libera alla somministrazione del vaccino AstraZeneca, ora autorizzato tra i 18 e i 55 anni, fino ai 65.

(Unioneonline/l.f.)
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