Un sardo su due non è in buoni rapporti con i vicini di casa

Un sardo su due non va d’accordo con i vicini di casa.

E’ quanto evidenzia l’ultima ricerca dell’Osservatorio Sara Assicurazioni: in Sardegna, si legge nel dossier, si ha un atteggiamento di sostanziale freddezza o persino indifferenza verso chi vive alla porta accanto, se non aperta e continua conflittualità.

Nel report risulta che i motivi di litigio sono gli schiamazzi notturni (62%), lo scarso rispetto delle regole condominiali (41%) e i danni e i piccoli inconvenienti (21%) al vicino derivanti dalla gestione quotidiana della propria abitazione o provocati magari durante lavori di ristrutturazione. Oppure il mancato pagamento delle spese di condominio (20%). Il 12% valuta persino di cambiare casa per il rapporto difficile coi vicini.

Allo stesso tempo l’altro 50% si dice in buoni rapporti e anzi, pensa sia fondamentale mantenere cordiali le relazioni con il vicinato perché possono tornare utili: nel sorvegliare l’abitazione mentre si è in ferie (45%), soprattutto in questo periodo estivo, così come nell’avere un aiuto in caso di bisogno (23%). E per un altro 23%, il solo sapere che di fianco vive qualcuno dà un senso di maggiore sicurezza.

“In caso di litigio – sottolinea il dossier - per un sardo su due (49%) la soluzione migliore è il dialogo, che appiani i conflitti. Il 32% lascerebbe semplicemente correre, dando tempo al tempo, mentre un 13% si rivolgerebbe ad altri vicini perché possano fare in qualche modo da mediatori”.

“La nostra ricerca ha confermato come il vicinato sia una componente molto importante del contesto abitativo, anche se non sempre i rapporti sono buoni - commenta Marco Brachini, Direttore Marketing, Brand e Customer Relationship di Sara Assicurazioni – Con una polizza assicurativa è possibile proteggere in modo efficace la propria casa non solo dal furto, ma anche da molteplici rischi tra cui i danni provocati ai vicini e ai loro beni, che, oltre a essere fonte di diverse problematiche, possono richiedere un esborso economico anche notevole”.

(Unioneonline/D)