Salvi per un soffio, ma per tirare un sospiro di sollievo è ancora presto. L’Isola allontana lo spettro “zona gialla” e nuove restrizioni, come confermato dalle anticipazioni emerse ieri dal Ministero della Salute e circa il quadro considerato per valutare eventuali nuovi provvedimenti, tuttavia esplode il caso delle "cure domiciliari" portato alla ribalta dai medici di base oristanesi.

In una nota ufficiale, Alessandro Usai, Segretario provinciale Fimmg, ha chiesto spiegazioni all'assessorato su "un protocollo per la terapia domiciliare del Covid 19 inviato sulla mail aziendale dei medici di famiglia dalla Segreteria COR.SA Sardegna” e "su indicazione della Direzione regionale dell'Assessorato alla Sanità", con oggetto "attivazione protocolli per terapia domiciliare Covid".

Una lettera contestata dai professionisti perché “lo schema di terapia proposto non trova conferma nelle indicazioni del ministero della Salute” e “nelle prime fasi della malattia, propone l'uso di integratori mai validati per uso terapeutico e a totale carico del paziente”. La terapia suggerita contrasterebbe inoltre, in alcuni punti, con le raccomandazioni dell'Aifa, l'Agenzia Italiana del Farmaco.

“Il rischio – l’attacco dei Progressisti in Consiglio regionale – è che, per difendere in modo posticcio l'attuale zona bianca, si stia ipotecando l'autunno. Quando le spiagge saranno vuote e, come l'anno scorso, verranno scaricati sui sardi tutti i problemi”.

Nel frattempo, ieri il bollettino ha confermato un numero di contagi ben sopra i 400 casi, con due ricoveri in più nei reparti intensivi e dieci in quelli ordinari, a cui si sono aggiunte altre quattro vittime.

"L'elevato tasso di mortalità fatto segnare dalla Sardegna non può che preoccupare – spiega Luigi Minerba, docente di Statistica medica all’Università di Cagliari -. Una strage che qualche mese non ci saremmo mai aspettati prevedendo una variante Delta più contagiosa, ma meno pesante sul fronte dei ricoveri ospedalieri”. “Abbiamo bisogno di più dati ufficiali sull'evoluzione dei contagi in Sardegna – prosegue – senza di essi fare previsioni accurate su come si diffonderà il virus diventa difficile”.

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(Unioneonline)

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