Dai primi successi internazionali all'avventura con Marlon Brando in "Ultimo tango a Parigi", e ancora dai successi agli Oscar al suo iniziale flirt con il cinema: presentato a Cannes, in anteprima mondiale, "Bernardo Bertolucci - No end travelling", documentario di Mario Sesti sul grande regista, scomparso a novembre 2018.

A scorrere le immagini dell'ultima intervista a Bertolucci realizzata poco più di un anno fa, quando già da tempo il grande maestro del cinema era in sedia a rotelle.

Uno sguardo affettuoso e nostalgico per raccontarlo come uomo e regista, dopo aver avuto la fortuna di incontrarlo diverse volte negli anni, di parlarci e confrontarsi con lui.

"Spero che la forza - spiega Sesti - sia soprattutto raccontare, magari a qualcuno molto giovane che non ha visto i suoi film, cosa significa aver avuto Bertolucci, un autore che è stato modello di cinema di ricerca, di indipendenza, della nouvelle vague, tra gli anni '60 e '70 tra Los Angeles e Parigi, e allo stesso tempo che questo regista diventato un autore personale già a 30, 40 anni, sia stato poi quello che ha espugnato Hollywood, vincendo un canestro di Oscar".

(Unioneonline/v.l.)
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