La luce a led blu è in grado di inattivare batteri e virus, e tra questi anche il coronavirus Sars-Cov2, responsabile dell'infezione da Covid-19.

La conferma arriva dal Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell'Università di Siena dove, in collaborazione con la Emoled, azienda specializzata in dispositivi sanitari innovativi, attraverso una serie di test in vitro, è stato verificato come, dopo un'esposizione di 15-30 minuti a questo tipo di radiazione, a una lunghezza d'onda compresa tra i 410 e i 430 nanometri, anche il virus che ha messo in ginocchio il mondo perda vitalità.

La luce blu è una lunghezza d'onda che non interagisce con il Dna delle cellule, e quindi è ritenuta del tutto innocua per l'uomo. Per questo si pensa a tanti possibili scenari applicativi, a partire dalla sanificazione e disinfezione di ambienti e oggetti in ambito sanitario ma non solo.

(Unioneonline/v.l.)
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