“Siamo scesi in piazza per portare la nostra voce, visto che finora siamo stati in silenzio e forse per questo siamo stati dimenticati”. A dirlo è Elena Costa, wedding planner della Event Store, anche lei questa mattina in Piazza del Carmine per chiedere a Regione e Governo di non dimenticare un settore importante che a livello nazionale nell’ultimo anno ha registrato perdite dall’85% a oltre il 90%.

Due abiti da sposa, una torta nuziale e una manifestazione pacifica e distanziata per segnalare l’esistenza di una filiera finora tagliata fuori quasi interamente dai ristori. “Capiamo il periodo – dice ancora Costa – però dietro di noi ci sono tantissime aziende rimaste ferme”. I lavoratori scesi in piazza chiedono dei protocolli chiari per ripartire in sicurezza e in maniera definitiva, con dei sussidi economici che non siano semplici ristori calibrati mensilmente. “Vogliamo porre in evidenza una situazione di crisi economica che intacca chi del commercio è la rete neuronale – spiega Alessandro Vinci, presidente della Federazione agenti e rappresentanti di commercio di Confesercenti, anche loro in piazza questa mattina - parliamo di attività, donne e uomini che portano benessere. Noi per il Governo al momento non esistiamo”.
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