Era appena al di sotto della pavimentazione moderna, e ora l’antico basolato romano è riemerso in tutta la sua bellezza. L’intero piano stradale del Ponte Romano a Porto Torres è stato riportato alla luce grazie al lavoro scrupoloso di tecnici e archeologi, e degli operatori dell’impresa Castelli Piera, i quali hanno riaperto i cantieri proprio nei giorni scorsi a ritmo alternato a cause delle piogge.

Le antiche pietre originarie sembrano riprendersi la loro rivincita, uscendo fuori da uno scrigno di tesori senza tempo, di inestimabile valore storico e culturale. Un piano stradale costituito da manufatti di trachite resistente estratti da una cava.

Il ponte lungo 135 metri, si mostra ai lati con le sue sette arcate, un esempio di architettura che faceva parte della rete stradale che collegava Porto Torres con l'entroterra e con le miniere della Nurra. Nei mesi scorsi si era proceduto alla rimozione dell'asfalto che ancora ricopriva un tratto della pavimentazione originaria, lunga circa 200 metri.

Il progetto di consolidamento e di restauro del Ponte Romano è stato finanziato nel 2020 dal comitato scientifico del ministero per i Beni e le attività culturali, con fondi pari a 3 milioni e 350mila euro.
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