Al Colosseo, che ha riaperto ieri le sue porte, la direttrice Alfonsina Russo ha accolto i visitatori - quasi duecento già all'ora di pranzo - con un concerto degli allievi dell'Accademia di Santa Cecilia. All'Egizio di Torino, partito con una settimana gratuita, l'entusiasmo è tale che la riapertura è già sold out con una media di 1300 prenotazioni al giorno. A Genova nel Palazzo Ducale i primi gruppi in fila si sono emozionati all'idea di gustarsi finalmente la grande mostra dedicata a Michelangelo.

Con la maggioranza delle regioni in giallo, riaprono musei, monumenti e aree archeologiche quasi in tutta Italia. E per la cultura è un po' una ripartenza, anche se pesa, oggi forse ancora di più, lo stop forzato che rimane in atto per cinema e teatri.

Il Maxxi, museo nazionale delle arti del XXI secolo, ha riallestito la sua collezione mettendo in mostra con "senzamargine" opere di Schifano, Kounellis, Accardi. E presentando diverse mostre, dai ritratti dell'anima di Giovanni Gastel alle architetture dei Lina Bo Bardi o quelle di Luois Kahn fotografate da Roberto Schezen.

Nella capitale riapertura anche èer tutte le strutture più blasonate, da Palazzo Barberini alla Galleria Borghese, dalla Gnam al museo etrusco di Villa Giulia, che pure - felicemente attivo sui social - non ha mai perso il contatto con il suo pubblico.

Scalpitano i siti abruzzesi e marchigiani, riaccende le luci a Trieste il Castello di Miramare con tutto il suo portato di storia e leggenda legate al fascino della principessa Sissi. E se a Firenze, gli Uffizi già rodati da una settimana di riapertura possono mettere in bilancio un flusso in crescita con oltre 7300 visitatori in sei giorni, tra oggi e domani è la volta di decine di altre realtà che schiuderanno i portoni aspettando di veder tornare se non le folle almeno gruppi e gruppetti di amanti dell'arte

Al Colosseo, dove come ricorda la responsabile Federica Rinaldi le visite si prenotano preferibilmente online ma sempre giorno dopo giorno (un escamotage introdotto da molte istituzioni per evitare problemi e delusioni nel caso l'andamento della pandemia costringesse a richiudere) ci sono da scoprire diverse novità, prima su tutte il dipinto murale appena restaurato e adesso finalmente visibile con la veduta ideale della città di Gerusalemme realizzato nel XVII secolo sull'arco di fondo della porta Triumphalis verso il foro romano.

(Unioneonline/v.l.)
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