La biblioteca comunale di Sinnai arricchisce il suo patrimonio documentario raccogliendo tutti gli inserti pubblicati dal quotidiano L'Unione Sarda a partire dal 15 novembre scorso e dedicati agli "Eroi e caduti sardi 1915-1918.

Un modo per "ricordare e onorare gli oltre 15mila eroi della nostra isola, giorno per giorno, paese per paese", dice Luisella Saddi, la bibliotecaria che ha promosso l'iniziativa.

Gli elenchi e gli articoli raccolti fino ad ora sono stati digitalizzati per avere anche un archivio elettronico da mettere a disposizione degli utenti della biblioteca, di studenti e ricercatori. Un tema molto sentito, visto che Sinnai ha pagato un doloroso tributo di sangue in guerra con 64 fra morti e dispersi: tantissimi, considerata la bassa consistenza demografica del paese durante il primo conflitto mondiale.

La maggior parte erano fanti, di cui 17 appartenenti alla leggendaria Brigata Sassari fondata in Sardegna il 1 marzo del 1915. E proprio Sinnai ha dato i natali al 151° Reggimento Fanteria della Brigata Sassari.

"In biblioteca - spiega Saddi - è disponibile per il prestito, per chi vuole conoscere meglio questo periodo storico, l'Albo d'oro Sinnai per i suoi figli caduti in guerra a cura del Comitato promotore Monumento ai caduti con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale, realizzato dopo un accurato lavoro di ricerca tra i documenti di archivi storici, soprattutto quello del Comune di Sinnai e raccolta di documenti e materiale fotografico messo a disposizione dalle famiglie dei caduti e dei superstiti"

Quanto alla creazione del nuovo archivio con gli articolo de L'Unione Sarda, "spero possa essere arricchito dal contributo personale di altri concittadini con storie, fotografie, aneddoti da raccontare. Pertanto invito chi ha materiale sui propri cari caduti o dispersi ai contribuire dando supporto a questa iniziativa".

"Mio zio - ricorda la bibliotecaria - come altri sinnaesi è sepolto in terra straniera e a memoria del suo e del loro sacrificio, oltre al monumento realizzato nel parco delle Rimembranze di via Piave, qui in paese ci sono anche delle lapidi all'ingresso del cimitero monumentale di Via Roma, il cui viale d'ingresso costituiva il primo parco delle Rimembranze del nostro Comune".

"Una legge del lontano 1923 - prosegue Saddi - rese obbligatoria l'istituzione di questi luoghi del ricordo. Entro il 1924 erano stati istituiti in tutta Italia oltre 2200 parchi o viali, ossia un numero superiore al 25% della totalità dei comuni allora esistenti. Negli anni immediatamente successivi al conflitto la memoria si mantenne attraverso la piantumazione di un albero per ogni caduto di guerra inaugurando così, di fatto, i cosiddetti parchi e viali della Rimembranza. Parchi e viali della Rimembranza - conclude Luisella Saddi - costituiscono un patrimonio storico e culturale unico, ma anche ambientale ancor più importante perché prossimo agli insediamenti urbani, contribuendo al mantenimento della memoria civile".

Raffaele Serreli
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