Una giornata di ricordi e di riflessioni per commemorare i millesettecento marinai, militari e civili, che morirono tragicamente il 9 settembre del 1943.

Questa mattina la cerimonia del settantaseiesimo anniversario dell'affondamento della Roma e dei Caccia torpedinieri Vivaldi e Da Noli nel Golfo dell'Asinara, in ricordo dei caduti, alla presenza delle autorità civili e militari, dell'ex ministro della Difesa, Arturo Parisi e del sindaco Sean Wheeler.

Una giornata simbolica organizzata dall'Amni nella piazza dedicata ai Caduti 9 settembre 1943, iniziata con l'alzabandiera e con i volti rivolti verso il mare del Golfo dell'Asinara dove a 16 miglia dalla costa giacciono le vittime di un tempo di guerra o pace che sacrificarono la loro vita per salvaguardare l'interesse collettivo al servizio della Patria.

Una corona di alloro è stata deposta dai marinai dell'Amni e della Capitaneria di porto davanti al monumento dei Caduti accanto alla scultura che lo scorso anno l'Associazione nazionale Marinai d'Italia posizionò nella piazza per custodire la memoria delle vittime.

"È doveroso che il mio pensiero e quello di tutti voi si rivolga a tutti i marinai caduti in guerra che con il loro sacrificio hanno creato le basi di una tradizione marinara che costituisce ancora oggi la spina dorsale della Marina", ha detto il consigliere nazionale Anmi, Antonello Urru.

Forte il ricordo di quella tragedia quando la notte del 9 settembre salpò da La Spezia la nave della Corazzata per raggiungere la destinazione concordata dalle clausole armistiziali, ma alle 15.10 subì l'azione aerea tedesca con bombe razzo, due delle quali colpirono la Roma, una presso la murata di dritta e l'altra sul torrione. La nave, sia per l'allagamento dei locali, sia per l'esplosione di alcuni depositi di munizioni, subì prima un notevole sbandamento e dopo si spezzò in chiglia, affondando alle 16.

"Sappiamo che Porto Torres e il golfo dell'Asinara sono parte integrante di questa storia - ha detto il sindaco - qui davanti hanno perso la vita quei ragazzi. Padri, fratelli, compagni, amici. Quel sacrificio appartiene a tutti noi, quindi all'Italia intera, e oggi lo ricordiamo tutti insieme". Dopo la cerimonia l'appuntamento è seguito nella sede Anmi di via Ponte Romano, con il saluto delle autorità e il ricordo dei marinai caduti. Nel pomeriggio il memoriale dei caduti delle tre navi al Museo del Porto con la mostra fotografica "Nave Roma nel silenzio del mare".

Di seguito la proiezione di film storici e di immagini subacquee del relitto della Roma dall'archivio dell'ingegner Guido Gay (a cura di Gerini, Puggioni e Barbieri), la presentazione del libro di Rafael Nadal "El hijo del italiano" e il reading "I marinai della nave del Re" con Ignazio Chessa, Giovanni Macciocu e Cristian Melone.
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