Un evento definito un vero e proprio trionfo per la cultura russa. E una delle più importanti collezioni di arte moderna europea, quella appartenuta al mercante di tessuti Shchukin, finalmente in esposizione al museo Pushkin di Mosca.

A disposizione del pubblico le tendenze artistiche più rilevanti dalla fine del XIX all'inizio del XX secolo; una preziosa raccolta che nel 1948 era stata divisa tra i musei di Mosca e l'Hermitage di San Pietroburgo, e che è stata riunificata grazie al lavoro della direttrice del Pushkin, Marina Loshak.

"Shcukin è stato un collezionista che sapeva scegliere. Sapeva comprare quello che pensava doveva essere acquistato, anche magari quello che di primo acchito non gli piaceva. E questo lo distingue dagli altri collezionisti. Non amava ad esempio Picasso. Gli creava agitazione, eppure capiva che doveva comprarlo. Inoltre lavorò su se stesso. Si impose di capire come mai certi lavori lo agitassero. Con Matisse fu una storia diversa. Ma ogni storia, è storia a sé".

Shchukin è stato uno dei più importanti collezionisti russi: la mostra include capolavori di Claude Monet, Pierre Auguste Renoir, Paul Cézanne, Paul Gauguin, Vincent Van Gogh, Henri Matisse, Pablo Picasso e altri maestri.

L'esposizione, straordinaria per dimensioni e contenuto, occupa quasi tutto lo spazio del museo.

(Unioneonline/v.l.)
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